domenica 4 marzo 2012

2.700 litri di acqua: è il prezzo per una sola maglietta

“L’acqua è un bene prezioso!” Così dicono le mamme coscienziose ai propri figli, quando lavandosi i denti, di solito di malavoglia, lasciano scorrere il prezioso liquido giù nel lavandino. È necessario insegnarlo, e fondamentale ricordarlo a tutti, a partire dai più piccoli, dal momento in cui ci si accorge che attingere alle risorse acquifere è per noi una cosa fin troppo semplice.

Per quanto elementare, la molecola d’acqua ci è indispensabile, non solo per sopravvivere ma anche per vivere meglio, per la nostra pulizia, per produrre materiali che utilizziamo ogni giorno; per cui la domanda da porci è: siamo capaci di sfruttare questa immensa risorsa senza inutili sprechi?
Secondo le recenti ricerche la risposta è un netto NO!



Un esempio lampante è lo studio commissionato dalla sezione europea di Friends of the Earth (Amici della Terra) al Sustainable Europe Research Institute chiamato, appunto, “quanta acqua sfruttiamo”.

Secondo questo studio, per fabbricare una semplice T-shirt vengono impiegati ben 2.700 litri d’acqua nel percorso che va dalla piantagione di cotone al confezionamento della maglietta.

Infatti, per per produrre 1 kg di cotone vengono utilizzati 11.000 litri d’acqua la cui ripartizione prevede che solo il 45% sia destinato all’irrigazione, mentre un altro 41% è composto di acqua piovana che evapora dai campi e il restante 4% viene utilizzato per le fasi di lavorazione, tessitura, colorazione e smaltimento dei residui.

A questo va aggiunto il consumo di energia elettrica e lo sfruttamento della forza lavoro perché, ovviamente, le multinazionali della tessitura hanno ormai da tempo trasferito le loro fabbriche in paesi in via di sviluppo come il Bangladesh (in cui le condizioni lavorative sono disumane ed economiche) mentre i più importanti produttori di cotone risultano India e Cina.

Tutto questo per soddisfare la richiesta del mercato occidentale, che ancora una volta dimostra di essere il più importante consumatore di prodotti inquinanti e ad alto impatto ambientale.

A scuola ci insegnano che la terra è costituita per tre quarti d’acqua e contemporaneamente ci parlano di questa immensa risorsa come di qualcosa da salvaguardare perché da essa dipende la nostra stessa vita. Cominciamo ad impegnarci per scoprire cosa c’è dietro tutto quello che consumiamo ogni giorno.

Se ti è interessato questo articolo sul consumo d’acqua per confezionare una maglietta, allora roverai interessanti anche questi correlati:

(fonte: www.tuttogreen.it)

Con AQUS si può usare l’acqua del lavandino per il WC

Pensiamo agli sforzi che si fanno ogni giorno per ridurre l’inquinamento. Pensiamo all’impegno che ci mette il singolo per fare la differenziata , ridurre l’emissione di Diossido di Carbonio e il consumo di acqua. Poi pensiamo al fatto che mediamente il 40% dell’acqua potabile consumata da una famiglia nel corso dell’anno è data dagli scarichi del WC. Questo quantitativo di acqua che finisce in discarica appare  quanto meno esagerato. Come si potrebbe ridurre questo enorme spreco idrico in un paese quale l’Italia, che è a forte rischio siccità?

Il funzionamento di Aqus in un disegno
A risolvere tale problema, a quanto pare, c’ha pensato la Sloan Valve Company, che ha creato un sistema idrico di bonifica che riutilizza l’acqua proveniente dagli scarichi di lavandini, docce e vasche da bagno per lo scarico del WC, chiamato AQUS.

L’AQUS altro non è un kit che è possibile installare autonomamente nel giro di un’ora e che non è solo funzionale ma è anche dal design innovativo.

AQUS Sloan è costituito da una scatola, che può essere tranquillamente riposta in un mobile e che può contenere fino a 5,5 litri di acqua di lavandino bonificata. A questo contenitore è collegata  una pompa la quale è attivata da un sensore del Il kit necessita di manutenzione solo una volta all’anno e la garanzia per i componenti e la manodopera è di tre anni. Tale sistema permette la detrazione del 65% dell’acqua potabile utilizzata per lo scarico e consente ad una famiglia di risparmiare ogni anno circa 6000 litri.

Il progetto è disponibile per le abitazioni, ma si presta anche ad essere installato presso hotel, negli uffici e centri commerciali.

Se siete interessati a prezzi ed ulteriori informazioni, il distributore di Aqus in Europa è la società Ecohoe Solutions, con sede a Terrassa, nei pressi di Barcellona (sito ufficiale: www.ecohoe.com).
(fonte http://www.tuttogreen.it)